Una storia bella, di quelle che fanno bene al cuore e che si legge tutta d’un fiato.

Molto abile è stata l’autrice a trattare il tema della disabilità riuscendo quasi a non farla notare in quanto irrilevante. La narrazione risulta impreziosita da poesie e tutto scorre verso un finale insolito e imprevedibile. Originale l’artificio stilistico di svelare il nome della protagonista solo alla fine della storia.