Racconti a tratti intriganti e con una capacità descrittiva notevole, principalmente nelle rappresentazioni minuziose ed incantevoli del mare, in tutte le sue manifestazioni a volte sorprendenti ed inattese. Deliziosa la descrizione di alcuni personaggi come zio Tilli, Willy e la sua singolare cecità. L’autrice nel raccontare un’apparente quotidianità, a volte con aspetti fantastici, in realtà scava profondamente negli stati d’animo dei personaggi. Dalla narrazione in prosa traspare, a tratti, la vena poetica che cerca e trova sfogo nel corso della narrazione e sopratutto nel racconto conclusivo del “Guardiano del Faro”. Altro appiglio per tornare al mare. Ottimo, da consigliare.